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Il Metodo Portage

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Elaborato tra gli anni sessanta e gli anni ottanta, il Metodo Portage è nato come risposta alle difficoltà incontrate nel Wisconsis  per far fronte alle necessità riabilitative di molti bambini con handicap grave che abitavano lontano dai centri in cui era possibile

Infatti, il Metodo Portage, avvalendosi di tecniche semplici da imparare, può essere praticaco anche dai genitori o da alcuni educatori, nella casa dove il bambino vive.

Cosa succede quindi? Succede che a 'lavorare' con i bambini è il genitore stesso o una persona che frequenta la casa della famiglia, e il terapista della riabilitazione diventa un interlocutore del genitore, che va a casa del bambino una volta a settimana, ogni due settimane o a esigenza per verificare il lavoro svolto e concordare con il genitore il lavoro da svolgere successivamente.

In questo modo l'apprendimento del bambino in difficoltà avviene nell'ambiente di vita di tutti i giorni e a stretto contatto con i genitori, che diventano (ma in realtà lo sono sempre stati) i principali promotori della vrescita del loro figlio. Questo, quindi, significa che il bambino saprà organizzarsi meglio all'interno della casa in cui vive con la conseguenza di essere più competente nelle richieste che dovrà imparare a fare.

Utilizzando come principio guida, l'analisi del compito, il Metodo Portage, riesce ad insegnare ai bambini competenze importanti "spezzettandole" in microsequenze, facendole così diventare più semplici da apprendere.

Un altro tra gli aspetti fondamentali di questo metodo, riguarda il fatto che il progetto riabilitativo va a toccare tutte le aree dello sviluppo del bambino. Il programma, quindi, sarà un programma globale, articolato in 5 scale di sviluppo:

  • sviluppo sociale;

  • sviluppo linguistico;

  • sviluppo motorio;

  • sviluppo cognitivo;

  • sviluppo dell'autonomia.

 

Come si attua il Metodo? Che tecnica utilizza?

Nel manuale di istruzioni d'uso, viene consigliato di applicare il metodo seguendo l'approccio comportamentale, facendo specificatamente riferimento al Metodo Lovaas.

Di conseguenza, i momenti di una singola sessione di apprendimento saranno scanditi da tre momenti: fare una richiesta, ottenere una risposta, dare la conseguenza alla risposta ottenuta.

Ad esempio, se si sta lavorando sull'imitazione di movimenti motori, la richiesta sarà "fai come me", la risposta sarà il bambino che fa lo stesso movimento che gli si è proposto, e la conseguenza a questo sarà un premio.

Se il bambino non sa eseguire il compito, gli vengono offerti degli aiuti, che poi dovranno essere progressivamente ridotti. Gli aiuti che il Metodo Portage suggerisce sono: aiuto verbale, farsi imitare una o più volte di seguito, con gli aiuti visivi.

Viene anche suggerito che nelle procedure di correzione e di aiuto bisogna tenere a mente alcuni comportamenti da rispettare, che sono:

  1. Dare enfasi alla risposta corretta e non alla risposta sbagliata;

  2. Evitare di dire "NO" come conseguenza, anche se la risposta è sbagliata;

  3. Dare solo l'aiuto necessario;

  4. Non essere punitivi nella correzione;

  5. Dare al bambino l'opportunità di raggiungere il compito, ma intervenire prima della frustrazione;

  6. Rinforzare il bambino quando fa bene anche se ha avuto bisogno di aiuto.

Per quanto riguarda, invece, l'uso del rinforzo, vengono suggeriti due tipi di rinforzo, che sono cibi/bevande e elogi/battere le mani/carezze/ecc. ecc.

Si può quindi dire che i rinforzi utilizzati sono principalmente quelli consumatori e quelli sociali. Il tipo di rinforzo da usare dipenderà sia dal bambino che dal tipo di compito. Se, ad esempio, il bambino è già ad un livello che ciò che si insegna viene appreso con facilità anche solo con il rinforzo sociale, non c'è motivo di utilizzare quello consumatorio.

In conclusione, si può dire che il Metodo Portage utilizzando le tecniche comportamentali si può applicare a tutti quei bambini che hanno un ritardo cognitivo dovuto a cause come sindromi, disturbi generalizzati dello sviluppo o ritardi di linguaggio. Inoltre, nonostante sia stato proposto parecchi anni fa, risulta essere tra i metodi riabilitativi più all'avanguardia grazie al fatto che le tecniche utilizzate per l'apprendimento sono tecniche comportamentali.

Il principale promotore di questo metodo in Italia è stato il dr. Zappella, che ha operato fino a poco tempo fa nella clinica di Neuropsichiatria Infantile di Siena

Dr.sa Paola Romitelli



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